giovedì 23 giugno 2011

Sindromi correlate all'inquinamento indoor Sindrome dell’edificio malato



Il termine "sindrome dell’edificio malato" (Sick Building Sindrome, SBS) descrive una serie di sintomi riportati dagli occupanti di un edificio associati alla permanenza nell’edificio stesso, presentando questo condizioni di cattiva qualità dell’aria indoor tali da poterlo definire "malato". Si manifesta con sintomi aspecifici ma ripetitivi e non correlati ad un determinato agente, quali: irritazione degli occhi, delle vie aeree e della cute, tosse, senso di costrizione toracica, sensazioni olfattive sgradevoli, nausea, torpore, sonnolenza, cefalea, astenia. I malesseri, avvertibili solo ed esclusivamente durante la permanenza all'interno dell’edificio, possono essere associati a determinate stanze o settori, oppure generalizzati all’intera costruzione. I sintomi si manifestano in una elevata percentuale di soggetti che lavorano in ufficio (in genere superiore al 20%), scompaiono o si attenuano dopo l’uscita e non sono accompagnati da reperti obiettivi rilevanti. Proprio l'assenza di reperti obiettivi focalizza il problema sulla adeguatezza della qualità dell'aria, intesa come soddisfacimento delle proprie aspettative e raggiungimento di uno stato di benessere. Infatti è difficile poter affermare che vi sia una vera e propria "malattia" causata dalla permanenza in edifici malati, mentre è certo che si può avvertire malessere e senso di irritazione. Il giudizio espresso dagli occupanti è quindi l'unico modo per avere informazioni relative al comfort e ai sintomi aspecifici della sick building syndrome.
Tra le possibili cause che provocano la sindrome dell’edificio malato si rilevano:
Tali fattori possono combinarsi con altri elementi, come condizioni non idonee di temperatura, umidità, illuminazione e rumorosità ambientale e determinare una generale diminuzione del comfort ambientale ed un conseguente rischio per la salute.
Malattia correlata all’edificio
 Il termine "malattia correlata all’edificio" (Building Related Illness, BRI) viene attribuito a quelle patologie per le quali vi è una diretta correlazione con la permanenza all’interno di un edificio e per le quali, a differenza della "sindrome dell’edificio malato", si conosce lo specifico agente eziologico presente all’interno dell’ambiente confinato. Rispetto alla "sindrome dell’edificio malato", che colpisce oltre il 20% degli occupanti di un edificio, la BRI interessa solo un numero limitato di persone. La legionellosi, la febbre da umidificatore, l’alveolite allergica, l’asma, l’avvelenamento da monossido di carbonio sono alcune patologie che rientrano nella categoria delle "malattie correlate all’edificio".
Sindrome da sensibilità chimica multipla
La "sensibilità chimica multipla" (Multiple Chemical Sensitivity, MCS) è una sindrome immuno-tossica infiammatoria simile, per certi versi, all’allergia e molto spesso scambiata con essa, poiché i sintomi appaiono e scompaiono con l’allontanamento dalla causa scatenante. È una patologia multisistemica caratterizzata da reazioni di intolleranza dell'organismo ad agenti chimici ed ambientali presenti singolarmente o in combinazione, a concentrazioni generalmente tollerate dalla maggioranza dei soggetti. Le persone colpite presentano diversi gradi di morbilità che vanno da un leggero malessere ad una sintomatologia più grave. I sintomi sono aspecifici e multipli ed interessano vari sistemi fisiologici: sistema renale; gli apparati respiratorio, cardiocircolatorio, digerente, tegumentario; sistema neurologico; sistema muscolo scheletrico ed endocrino-immunitario.
Fonte(ispra )

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